La lingua seconda o L2 si differenzia dalla lingua
madre (LM o L1) e dalla Lingua Straniera (LS) per le modalità di
acquisizione-apprendimento.
Ecco di seguito una breve definizione delle varie
tipologie di lingua:
- LM o L1 la lingua che un individuo ha
appreso per prima, da bambino;
- LS, una lingua studiata generalmente a scuola,
in un paese in cui non viene parlata abitualmente. Per esempio l’inglese è la
LS che la maggior parte degli alunni italiani studia a scuola. La LS
viene insegnata in modo graduale, dal più facile al più difficile. L’insegnante
abitualmente sa con una certa precisione che cosa gli alunni hanno imparato.
L’input viene fornito dalle lezioni, da dialoghi registrati ecc.;
- L2/lingua seconda/seconda lingua, la lingua
appresa nel paese in cui viene parlata abitualmente, per esempio, l’italiano in
Italia. Nel caso della L2 l’apprendimento è misto, in parte controllato, in
parte spontaneo. L’apprendente è “immerso” nella lingua e l’input a
disposizione è abbondante.
L’italiano L2 per i nostri concittadini immigrati, di
qualsiasi età, rappresenta la lingua per comunicare, fare amicizia, studiare,
lavorare, vivere in Italia. Si acquisisce nel contatto con i parlanti nativi,
noi italiani, in tutti i luoghi di incontro, dalla scuola al posto di
lavoro, negli uffici, nei negozi, nei parchi, per strada ecc. Si
impara a scuola e nei corsi di italiano, ma anche guardando la TV,
ascoltando le canzoni, facendo la spesa, giocando.
Per tutti i concittadini che provengono da una LM
romanza, cioè che deriva dal latino, come lo spagnolo, il portoghese, il
rumeno, il moldavo ecc. , imparare l'italiano L2 è più facile, mentre è più
difficile per chi proviene da lingue molto diverse dalla nostra, come il
cinese, l'arabo, il cingalese ecc.
L'italiano è una lingua flessiva, cambia alla fine di
una parola. La lettera a o la e, alla fine di "casa/e", per esempio,
ci dice se è singolare o plurale, così come l'ultima parte di un verbo ci fa
capire chi e quando fa un'azione (andiamo = noi andiamo; partirò = in futuro
parto).
L'alfabeto italiano è composto da 21 lettere, 5 vocali
e 16 consonanti.
Insegnare l'italiano L2 richiede conoscenze, abilità e
competenze specialistiche, che si acquisiscono grazie a una formazione
specifica e a una pratica professionale sul campo. In molte università esiste
la possibilità di seguire un master in didattica dell'italiano lingua seconda.
Per approfondimenti vedi:
Che cosa sono i livelli del QCER?